Consiglio Ue, Fitto (Ecr-FdI): dare risposte ai cittadini su sanità, economia e sicurezza

BRUXELLES, 15 dicembre 2021

“Sono ormai mesi che i vertici europei affrontano quasi sempre le stesse questioni, con tante conclusioni di impegno sui diversi temi, ma con poche soluzioni concrete. Tutto questo mentre la situazione epidemiologica resta difficile e minaccia fortemente la ripresa. Occorre evitare allarmismi, ma lavorare per rafforzare il contrasto alla pandemia, tutelando la salute, ma evitando al tempo stesso nuove restrizioni. Al tempo stesso la crescita rischia di essere minacciata da altri fattori, a partire dalla crisi dei prezzi energetici, che continuerà per lungo tempo, se non si superano le divisioni e non si fanno scelte chiare in termini di approvvigionamento e utilizzo delle risorse, come il gas e il nucleare che sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi di transizione ambientali”. Così il copresidente del gruppo Ecr-FdI al Parlamento europeo, Raffaele Fitto, intervenendo questa mattina in Plenaria a Strasburgo in preparazione del Consiglio europeo. “Cosi come sarà fondamentale sostenere una vera politica di investimenti da parte degli Stati Membri, realizzabile riformando le regole del Patto di Stabilita e crescita e le norme in materia di aiuto di Stato. Le proposte della Commissione sul nuovo patto per la migrazione e l’asilo e la riforma di Schengen rischiano di aggravare problemi ed oneri per gli Stati di frontiera. E’ ora di mettere in campo una vera politica riguardo la dimensione esterna dell’Ue. Occorre, inoltre, un’azione politica e diplomatica per rafforzare la cooperazione con i paesi del vicinato meridionale, mettendo fine alla destabilizzazione in atto sul fronte orientale da parte della Bielorussia, e al tentativo della Russia di mettere in discussione la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina. Siamo di fronte a un attacco ibrido senza precedenti agli Stati membri e all’UE nel suo insieme, al quale bisogna rispondere maniera determinata e in collaborazione con gli Stati Uniti e i nostri alleati della Nato. Diamo risposte ai cittadini europei che hanno bisogno di certezze dal punto di vista sanitario, economico e della propria sicurezza”.

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