MEDITERRANEO E STOCK ITTICI, STANCANELLI PRESENTA AL PE INIZIATIVA INVITANDO A COINVOLGERE GLI OPERATORI LOCALI PER RACCOGLIERE E VALUTARE I DATI A SALVAGUARDIA DI STOCK E PESCATORI
BRUXELLES, 18 marzo 2021
“Coinvolgere gli attori locali e regionali nel processo di monitoraggio dei dati scientifici sugli stock ittici nel Mar Mediterraneo, per impedire la riduzione della quantità del pesce del Mare Nostrum e al contempo tutelare i pescatori nella loro attività quotidiana, difficile e rischiosa, soprattutto in un momento delicato come quello che stiamo attraversando a causa della persistente pandemia”.
Lo ha ribadito l’eurodeputato di Fratelli d’Italia, Raffaele Stancanelli, nel presentare in Commissione Pesca del Parlamento Europeo, l’iniziativa “sulla ricostruzione degli stock ittici nel Mar Mediterraneo: valutazione e prossime tappe” di cui è relatore.
“Bisogna evitare che le regolamentazioni siano “calate dall’alto”, suggerisce l’on. Stancanelli.“La pesca non è la sola causa del declino di specifici stock ittici -ha sottolineato il deputato europeo di Fdi-. Il mare e i suoi ecosistemi sono soggetti a inquinamento, cambiamento climatico, sfruttamento di idrocarburi, dragaggio e navigazione”.
“La volontà della Commissione di fissare elevati standard ambientali, pur condivisibile e positiva -ha osservato l’onorevole Stancanelli- non dovrebbe avvenire a costo di aumentare le importazioni (che hanno raggiunto l’elevata percentuale dell’85%) a sfavore della produzione alimentare dell’UE (attualmente ridotta di oltre il 50%).
Prendendo sempre e solo in considerazione i dati ambientali -ha spiegato- si rischia di tralasciare alcuni aspetti importantissimi come i risvolti socio-economici della limitazione alle attività di pesca”.
La corretta attuazione della politica comune della pesca -ha insistito l’onorevole Stancanelli- dovrebbe avere come obiettivo il raggiungimento del giusto equilibrio tra sostenibilità economica, ambientale e sociale”.
Quindi l’eurodeputato ha invitato la Commissione a “effettuare quanto prima un’analisi dei dati socioeconomici per il settore della pesca nel Mediterraneo al fine di valutare l’impatto dell’emergenza sanitaria da COVID-19 sull’industria”.
Nella relazione, l’onorevole Stancanelli ha condannato altresì le continue violazioni del diritto del mare nel Mediterraneo, compresi rapimenti, requisizioni di navi, detenzione illegale, intimidazioni, controlli, molestie, aggressioni e processi iniqui contro i pescatori dell’Unione Europea. Il relatore ha pertanto invitato la Commissione “a sollecitare le autorità dei paesi terzi del Mediterraneo a porre fine a tutte le restrizioni e agli atti vessatori contro i pescherecci dell’UE e a garantire che i pescatori possano svolgere le loro attività legittime senza timore di rappresaglie”.
I prossimi step prevedono la presentazione degli eventuali emendamenti entro il 29 marzo prossimo e quindi, già entro l’estate, una volta acquisito il voto della Commissione Pesca, l’iniziativa potrà essere esitata dal Parlamento Europeo.