Pe, Procaccini (FdI- Ecr): mi auguro che prossimo Consiglio Ue guardi alla realtà per come è, non per come la vorremmo
STRASBURGO, 13 DICEMBRE 2023
“Il contesto geopolitico ci impone di guardare alla realtà per come essa è e non per come la vorremmo. Il mondo è molto più grande dell’Unione Europea. E non sta andando nella direzione che stiamo indicando. Non lo ha fatto con le sanzioni nei confronti della Russia e neanche nella lotta al terrorismo islamico; non lo sta facendo sulle fonti energetiche e sul riscaldamento climatico. Per questo motivo, mai come oggi, servono all’Europa unità e pragmatismo”. Così il copresidente del gruppo Ecr al Parlamento europeo Nicola Procaccini di Fratelli d’Italia, intervenendo in Plenaria a Strasburgo nel dibattito sul Consiglio europeo che inizierà domani. “Non è il momento e non è giusto cambiare i Trattati istitutivi per spogliare le nazioni delle loro prerogative; non è il momento di riproporre vecchi parametri di bilancio e austerità, piuttosto è il momento di ridurre la burocrazia e di investire nella crescita economica; non è il momento del radicalismo ideologico verde, ma quello di un approccio tecnologicamente neutrale; non è il momento di un’Europa che subisce la globalizzazione, ma di un continente capace di prendere l’iniziativa sulla scena internazionale e di difendere i propri interessi, con fermezza, se necessario. Per questo è giusto procedere sull’allargamento, senza tentennamenti, ma anche senza discriminazioni. Per noi conservatori l’Europa esiste solo nella sua complessità, non nella guida di pochi governi che si arrogano il diritto di decidere per tutti gli altri. Certo non è facile ricercare ogni volta un consenso ampio sulle decisioni da prendere, ma come possiamo far aderire altre nazioni all’Unione Europea, privandole della loro sovranità politica.
Tra pochi giorni e’ Natale. E per quanto qualcuno possa ignorarlo qui dentro, l’Europa è il frutto della civiltà cristiana. Mi auguro che il prossimo Consiglio possa essere un momento di luce e non una semplice vetrina politica. Mai come oggi c’è bisogno di una alleanza di nazioni che illumini la strada a se stessa, prima che al resto del mondo”.