RECOVERY FUND: L’EURODEPUTATO STANCANELLI LANCIA L’ALLARME E SCRIVE AL
VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA DOMBROVSKIS E AL COMMISSARIO
GENTILONI: “NEL PIANO NAZIONALE RIPRESA E RESILIENZA” PER IL MERIDIONE
COMPRESE OPERE GIÀ FINANZIATE, È UN INGANNO PER LA SICILIA!”
BRUXELLES, 21 maggio 2021 –
“Nel Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) redatto dal governo
italiano sono previste opere, certamente utili, che rappresentano però
la riproposizione di interventi contenuti in altri documenti di
programmazione per i quali i finanziamenti erano già avvenuti, mentre
invece non sono previsti tre grandi interventi di carattere intermodale,
che potrebbero far superare la marginalità geografica di Sicilia e
Calabria”.
È quanto scrive l’eurodeputato di Fratelli d’Italia, Raffaele
Stancanelli, in una lettera indirizzata al vicepresidente della
Commissione Europea Valdis Dombrovskis e al commissario Europeo per
l’economia Paolo Gentiloni, affinché la CE “solleciti il governo
italiano a destinare le risorse per interventi che possano realmente
avviare un processo di sviluppo sociale ed economico che da troppo tempo
i territori del Mezzogiorno d’Italia attendono”.
Nello specifico, sono opere che riguardano il settore trasporti al
quale, afferma l’eurodeputato, “le risorse dovrebbero essere
maggiormente indirizzate ma che resta ancora una volta in una situazione
di generale disinteresse nonostante il “Piano di ripresa e resilienza”.
Ed in particolare si tratta:
– del sistema autostradale che deve essere completato nei segmenti che,
di fatto, ne limitano l’interconnessione con le delle opere già previste
nei piani regionali con una profonda opera di manutenzione straordinaria
dell’esistente, trasformato in un sistema intelligente (Smart Road tipo
- I) in grado di abilitare trasporti cooperativi (C-ITS), mobilità
automatizzata e connessa (CCAM), mobilità come servizio (MaaS) e
organizzazione della logistica (SoL). Il tutto sollecitato anche dal
recente studio del Parlamento europeo sull’impatto delle tecnologie
emergenti (Gennaio 2021); - del sistema ferroviario principale che deve
essere realizzato con caratteristiche da alta velocità 300 km/h, al fine
di connettere Reggio/Villa a Roma in 3 ore e le tre città metropolitane
siciliane tra loro in 1,5 ore. L’obiettivo strategico è un collegamento
Palermo-Roma in meno di 5 ore in presenza di attraversamento stabile,
come il Torino-Roma, utilizzando subito navi ro-ro ferroviarie per
ridurre i tempi dell’attraversamento e permettere il passaggio dei treni
Freccia ed Italo; - del sistema portuale, che a partire dai due grandi
porti commerciali di Gioia Tauro e Augusta deve essere potenziato nelle
infrastrutture fisiche lato mare e lato terra, reso pienamente agibile
dal punto di vista ambientale, interconnesso con un unico Port Community
System, utilizzando i più avanzati sistemi intelligenti e integrandolo
con le Zone Economiche Speciali.
Tali le opere, di cui Stancanelli chiede l’inserimento del PNRR, possono
essere connesse “non solo alle altre aree del paese ma inserite
concretamente all’interno del sistema economico e commerciale europeo ed
internazionale, rappresentando un naturale incremento delle reti di
trasporto trans-europee TEN-T”.
“Nella ripartizione delle risorse l’Italia si è vista assegnare
un’importante quota del Recovery Fund -scrive inoltre l’on. Stancanelli-
sfruttando le criticità presenti nel Mezzogiorno ed in particolare nelle
regioni più estreme come la Sicilia e la Calabria, senza le cui
debolezze l’impegno europeo sarebbe stato di minore entità, 98 miliardi
a fronte dei 209 stabiliti. Utilizzare 10 miliardi circa del PNRR per
opere già finanziate tradisce lo spirito del piano stesso tendente ad
apportare somme aggiuntive per un’effettiva ripresa delle zone più in
difficoltà del Paese e non fare progetti sponda senza alcuna visione
complessiva e strategica.
Il deputato europeo Stancanelli, nella missiva, fa quindi un elenco
degli interventi già oggetto di stanziamento di fondi. Ad esempio:
– Il raddoppio tra Fiumefreddo e Giampilieri nella tratta Catania –
Messina già finanziato per circa 2,3 mld di euro con inizio dei lavori
immediato. - La sistemazione del nodo Catania (finanziato per 252 ml di
euro e cioè per 1/3 dell’intero). - Il raddoppio del binario per tutto
l’itinerario da Catania Bicocca a Palermo Centrale, articolato su due
tratte:
– Bicocca – Catenanuova (37,4 km). I lavori sono iniziati a fine
dicembre 2018 ed il completamento è previsto per il 2023. Costo già
tutto finanziato 415 ml di euro; - Catenanuova – Fiumetorto.
Quest’ultima, suddivisa in più lotti, avrà un costo complessivo di circa
6 mld di euro di cui circa 4,5 mld finanziati. La velocità massima sarà
di circa 200 km/h.
Da Fiumetorto a Palermo si procederà solo ad un adeguamento tecnologico.
Completamento previsto dei lavori nel 2028. Risultato: percorrenza CT –
PA in circa 2 ore per effettuare circa 230 km.
“È un inganno per la Sicilia” conclude l’eurodeputato.