PORTI: CICCIOLI (FdI-ECR), REGOLA 300 MIGLIA NAUTICHE INADEGUATA

ANCONA, 09 APR –

“La regola delle 300 miglia nautiche di distanza si è dimostrata totalmente inadeguata a tutelare i porti europei dal rischio di delocalizzazione delle attività di trasbordo container verso Paesi terzi”. Lo ha dichiarato oggi l’eurodeputato di Fratelli d’Italia Carlo CICCIOLI durante i lavori della Commissione Trasporti del Parlamento europeo. Nel corso del suo intervento, CICCIOLI ha espresso forte contrarietà alla proposta di ampliamento della lista dei porti di trasbordo limitrofi – stilata sulla base della regola delle 300 miglia nautiche – evidenziando come “tale misura, lungi dal garantire un equilibrio tra sostenibilità ambientale e competitività economica, esponga i porti europei a un rischio crescente di delocalizzazione delle emissioni (carbon leakage) e perdita di traffici marittimi strategici”.

“Per le rotte internazionali con un solo scalo in Ue – ha spiegato l’eurodeputato -, è sufficiente spostare l’operazione di trasbordo in un porto extra-Ue per sottrarsi completamente agli obblighi dell’Ets (Il Sistema europeo di scambio di quote di emissione di gas a effetto serra) e del Regolamento FuelEU Maritime. E per quelle con più scali in Ue, conviene comunque fare scalo in un hub di transhipment terzo incluso nella lista, piuttosto che utilizzare un porto comunitario”. CICCIOLI ha inoltre invitato la Commissione a riconsiderare l’applicazione della Direttiva Ets nel settore marittimo, nel caso in cui ci sia un’intesa a livello di Organizzazione Marittima Internazionale (Imo, dove sono in corso i negoziati per l’adozione di misure globali condivise. “È proprio in sede Imo che dobbiamo ristabilire condizioni di parità globali, come chiesto anche dall’Italia durante il Consiglio Trasporti del dicembre 2024. Continuare a espandere una regola inefficace – ha precisato -, rischia solo di aumentare i costi sul mercato senza portare alcun beneficio concreto alla riduzione delle emissioni”

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