UNGHERIA: CAVEDAGNA (FDI-ECR), ‘LEGGE TRASPARENZA? DA PE DUE PESI, DUE MISURE’

BRUXELLES, 21 MAG

“In Ungheria, le rivelazioni pubbliche ci dicono che milioni di dollari ogni anno finiscono nelle tasche di alcune organizzazioni non governative per fare opposizione al governo. Ora, voi ci chiedete di fermare delle norme che vota il popolo ungherese, ma al contempo siete gli stessi che votano per avere piena trasparenza rispetto alle merci che arrivano nel nostro spazio economico: due pesi, due misure”. Lo afferma Stefano Cavedagna, europarlamentare di Fratelli d’Italia (ECR), nel il suo intervento al dibattito sullo stato di diritto in Ungheria durante la sessione in plenaria al Parlamento europeo.
Al centro della discussione c’è la legge proposta dal governo di Viktor Orban riguardo ai finanziamenti esteri, che l’esecutivo magiaro presenta come uno strumento legittimo per la trasparenza e i critici vedono come una legge liberticida, di stampo filorusso. “Ci chiedete da dove arriva il legname per la deforestazione, ma non accettate chi chiede di avere trasparenza su risorse che finiscono nelle tasche di chi fa politica”, reitera Cavedagna; “vogliamo reciprocità, vogliamo tutti trasparenza e soprattutto uguaglianza”.
“In Ungheria la democrazia appartiene al popolo, come dovrebbe essere in tutti i Paesi europei. Tanti scandali hanno toccato questi palazzi, come tutti sapete, a partire dal Qatargate, dove si è dimostrato che organizzazioni o talvolta addirittura stati sovrani hanno minato la nostra democrazia. E sotto gli occhi di tutti le indagini sono in corso”, sottolinea l’europarlamentare di Fratelli d’Italia.

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