
UE: NESCI (ECR-FdI), NESSUN OBBLIGO FONDI DIFESA DA COESIONE
STRASBURGO, 01 APR –
“La sinistra mente sapendo di mentire. Infatti, e’ facile comprendere che la proposta non impone in alcun modo l’utilizzo obbligatorio dei fondi di coesione per la difesa”. Lo dichiara in una nota l’eurodeputato di Fratelli d’Italia (Ecr), Denis NESCI, in risposta alle recenti dichiarazioni degli eurodeputati di Alleanza Verdi e Sinistra, nonche’ alle critiche avanzate da altri esponenti politici alla proposta di revisione della politica di coesione da parte della Commissione europea.
“Piuttosto, si tratta di un’opportunita’ che viene offerta agli Stati membri, consentendo loro di utilizzare una parte di questi fondi, se lo desiderano, per la difesa e per la costruzione di infrastrutture strategiche che sono essenziali per la sicurezza e la resilienza dell’Unione europea. Durante la pandemia, l’Unione Europea ha dimostrato grande solidarieta’ con l’adozione del Next Generation Eu. Ora, in un contesto di crescente instabilita’ geopolitica, gli Stati membri, in particolare quelli ai confini dell’Europa, chiedono di poter avere accesso a risorse per rafforzare le proprie difese”, aggiunge.
“Siamo ben consapevoli delle sfide economiche e sociali che affrontano le regioni piu’ svantaggiate dell’Europa e ribadiamo che i fondi di coesione devono rimanere uno strumento di solidarieta’ per garantire lo sviluppo delle aree meno fortunate. Tuttavia, non possiamo ignorare che la protezione dei cittadini sia una priorita’ fondamentale in un mondo sempre piu’ instabile. Continueremo a lavorare per garantire che i fondi vengano utilizzati in modo equo e che le politiche di coesione rimangano al servizio delle comunita’ locali, per il welfare, e lo sviluppo territoriale, senza dimenticare mai l’importanza della sicurezza collettiva”, conclude Nesci.