STATO DI DIRITTO, CIRIANI (FdI-ECR): NON SIA MEZZO DI PRESSIONE POLITICA

STRASBURGO, 17 GIU

“Il rispetto dello Stato di diritto è un pilastro dell’Unione europea. Nessuno lo mette in discussione. Garantire sistemi giudiziari indipendenti, il rispetto delle libertà fondamentali e corretti equilibri istituzionali deve essere un interesse comune.
Su questo non può esserci ambiguità. Tuttavia, non possiamo ignorare ciò che accade in quest’Aula: uno strumento nato con finalità di monitoraggio tecnico e dialogo costruttivo si è trasformato, progressivamente, in un mezzo di pressione politica ed ideologica”. Lo ha dichiarato in Plenaria oggi Alessandro Ciriani, eurodeputato di Fratelli d’Italia/ECR e vicecoordinatore del Gruppo ECR in commissione LIBE, intervenendo sulla Relazione sullo Stato di diritto 2024 della Commissione. E prosegue: “Anziché limitarsi a fotografare la realtà nei diversi ordinamenti, vengono proposti giudizi ideologici, definiti standard unilaterali e formulate raccomandazioni che poco hanno a che fare con la tutela dello Stato di diritto, e molto con l’ambizione di orientare le scelte politiche degli Stati membri.
Non è accettabile che lo Stato di diritto venga usato per colpire governi democraticamente eletti solo perché non si allineano a una visione politica arbitrariamente ritenuta dominante (o superiore). Non è accettabile che si tenti di imporre modelli sociali, culturali e normativi in settori chiaramente di competenza nazionale.
Questo approccio mina la legittimità dello stesso monitoraggio europeo, alimenta sfiducia e allontana i cittadini dalle istituzioni.
Difendere lo Stato di diritto significa anche difendere la libertà dei popoli europei di decidere secondo le proprie tradizioni, sensibilità e valori. Perché, forse è utile ricordarlo, lo Stato di diritto non può essere utilizzato per imporre dall’alto ciò che i cittadini respingono nelle urne”.

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