
STANCANELLI IN AUDIZIONE ALLA CAMERA DEI DEPUTATI: “ECCO LE NOSTRE PROPOSTE A SOSTEGNO DELLA PESCA ARTIGIANALE”
“Come Fratelli d’Italia abbiamo presentato una serie di emendamenti alla proposta di regolamento al Parlamento Europeo e al Consiglio per l’istituzione di un piano di gestione pluriennale del tonno rosso nell’Atlantico Meridionale e nel Mediterraneo. Il nostro obiettivo primario è quello di fornire supporto e promuovere la pesca artigianale e chi utilizza i metodi tradizionali. Nello specifico, gli emendamenti presentati riguardano l’individuazione e la definizione della pesca sportiva, le percentuali riservate alla pesca artigianale tradizionale e il prolungamento delle giornate di pesca”.
Lo ha detto l’europarlamentare di Fratelli d’Italia, Raffaele Stancanelli, partecipando ai lavori della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati in cui, in audizione nella qualità di relatore ombra del Gruppo Ecr e componente della Commissione Pesca del Parlamento Europeo, ha illustrato le modifiche presentate alla proposta di regolamento COM(2019)619.
“Durante i recenti lavori tecnici svolti in commissione pesca al Parlamento Europeo -ha proseguito l’on. Stancanelli- è immediatamente emerso come le percentuali destinate alla pesca artigianale siano molto diverse tra gli stati membri. Non si capisce, tuttavia, come mai in Italia tale percentuale sia molto bassa, soltanto del 3% mentre in paesi come la Spagna si arrivi al 17%. Un dato non soltanto lontano dalla media europea del 10%, ma assolutamente insufficiente se si pensa che la flotta italiana è composta quasi al 70% da pescherecci sotto i 15 metri. È necessario, dunque, attribuire alla pesca artigianale un ruolo rilevante non solo in quanto rappresentante dell’espressione di tradizioni peculiari dei nostri territori ma anche perché si tratta di una fonte di sostentamento per tutti gli operatori e le loro famiglie -ha sottolineato l’eurodeputato di Fdi-. La nostra proposta di modifica prevede una ripartizione quantomeno in linea con la media degli altri stati, quindi almeno del 10%”.
“Inoltre -ha aggiunto l’onorevole illustrando un altro emendamento- ritengo importante prolungare il periodo di pesca per un settore che si trova a dover ottemperare ad una moltitudine di regole che gravano sulle attività quotidiane. In questo senso, abbiamo chiesto che i 10 giorni in più concessi alle attività in caso di eventi climatici avversi, vadano accordati anche in altri casi di emergenza, naturalmente dimostrabili, che abbiano costretto ad una battuta d’arresto la pesca italiana”.
“Siamo d’accordo con i vari compromessi proposti dal relatore che riguardano gli aspetti di cui ho parlato -ha quindi concluso il rappresentante italiano in Europa di Fdi-. Insieme stiamo lavorando al dossier e sono convinto che nelle prossime settimane intensificheremo il nostro impegno per trovare le coordinate, attività concreta che spesso non appare ma che produce risultati. Dobbiamo fare in fretta, il comparto della pesca sta già soffrendo molto a causa dell’emergenza attuale e ogni azione a sostegno significa dare respiro ed ossigeno ad un settore di vitale importanza sia dal punto di vista economico che sociale”.