
INCONTRO MELONI-MACRON: PROCACCINI (FDI-ECR), ‘UTILE, INTERESSI NAZIONALI CONVERGENTI’
BRUXELLES, 4 GIU –
“Non penso che i rapporti diplomatici tra queste due Nazioni dipendano da simpatie o antipatie tra i rispettivi leader, ma dai reciproci interessi nazionali. E siccome ci sono degli interessi che coincidono, è normale che ci si veda, ci si incontri, ci si parli”. Così Nicola Procaccini, europarlamentare di Fratelli d’Italia e co-presidente dei Conservatori e riformisti al Parlamento Ue, commenta all’Adnkronos il vertice del ‘disgelo’ tra Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron, andato in scena ieri a Palazzo Chigi. “Spesso mi rendo conto che, per rendere più divertente la politica internazionale, si tende a interpretarla sulla base di sentimenti personali. Ma in realtà non sono i sentimenti a guidare le relazioni diplomatiche, bensì le questioni di interesse reciproco…”. Procaccini sottolinea come “ci sono state delle divergenze” tra i due Paesi, anche su questioni di natura commerciale, “come il famoso golden share imposto dalla Francia sull’acquisizione da parte di Fincantieri dei cantieri francesi”. Ma evidenzia anche che “ci sono questioni di natura energetica che sono decisive per entrambi i Paesi, e su questo la collaborazione è importante”. L’eurodeputato di Fdi si sofferma poi sul versante nordafricano, uno dei temi al centro del colloquio di ieri: “Importante anche la cooperazione nel rapporto con il Nord Africa. L’Unione europea si è piuttosto distaccata dalla politica verso le nazioni nordafricane, lasciando spazio ad altre realtà come Turchia, Russia e Cina. Questo è stato un errore, di cui immagino Meloni e Macron abbiano discusso e che va corretto. Serve una maggiore presenza dell’Ue nel Mediterraneo, perché ne va della nostra sicurezza”.
Sul piano politico, Procaccini chiarisce: “Sicuramente, l’incontro di ieri è stato importante, necessario, prezioso, e avrà delle conseguenze positive per i rispettivi interessi nazionali”. A proposito del ruolo di “ponte” tra Europa e America rivendicato da Meloni, l’europarlamentare osserva: “Mi risulta che anche Macron sia stato nello Studio Ovale: probabilmente è politicamente più distante dall’amministrazione Trump di quanto lo sia Meloni, ma va comunque lì per incontrarlo. Nonostante l’incontro di ieri, immagino resteranno delle distanze sul piano politico tra Meloni e Macron. Ad esempio, non credo che Meloni inserirà mai tra i valori fondanti della Costituzione l’aborto, come ha fatto Macron”. “In definitiva – conclude Procaccini – ci sono posizioni politiche che differiscono, ma questo è al netto dei rapporti tra Francia e Italia. Mi pare si sia data troppa enfasi, prima, alla divergenza, e oggi alla convergenza. In realtà, le emozioni, le simpatie o le antipatie non fanno i rapporti diplomatici”.