Migranti, Procaccini (FdI/Ecr): paradosso di oggi è che la circolazione interna non è più libera come dovrebbe essere, a differenza di quella esterna

STRASBURGO, 19 aprile 2023

“I meravigliosi castelli del Lussemburgo ci ricordano la storia del nostro continente. In Lussemburgo si trova anche Schengen, località in cui ha preso vita l’accordo che ha istituito uno spazio comune di libera circolazione, abbattendo le frontiere interne dell’Unione. Senza dubbio uno dei risultati più importanti della cooperazione tra stati europei”. Così l’eurodeputato di FdI e copresidente del gruppo Ecr al Parlamento europeo Nicola Procaccini intervenendo in Plenaria a Strasburgo durante il dibattito con il Primo ministro del Lussemburgo Xavier Bettel. “L’atroce paradosso di oggi è che la circolazione interna non è più libera come dovrebbe essere, a differenza di quella esterna. Infatti da un lato vengono realizzate frontiere per contrastare i movimenti secondari dei migranti illegali tra uno stato europeo e l’altro, tra la Francia e l’Italia per esempio. Dall’altro lato si pretende l’apertura delle frontiere esterne all’immigrazione illegale, trasformando gli Stati di primo ingresso in enormi campi profughi, o centri d’accoglienza a cielo aperto. Molto spesso si accompagna tale indirizzo anche con esternazioni pubbliche di critica severa nei confronti delle nazioni alla frontiera esterna dell’Unione Europea. Ma se poi un migrante illegale riesce a varcare la frontiera interna viene catturato come un animale dalla polizia e deportato nello stato in cui è sbarcato per la prima volta. È questa ipocrisia che noi denunciamo da tempo. E che combattiamo con fermezza, realismo, umanità. L’Europa in cui crediamo noi conservatori ha il respiro delle grandi storie nazionali che la compongono. Per questo facciamo nostro il motto del Lussemburgo: “Vogliamo rimanere ciò che siamo”.

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