Ue, Fidanza-Procaccini (FdI-ECR): Ministri Ue vogliono combattere terrorismo ma non lo chiamano ‘islamico’

BRUXELLES, 13 novembre 2020

“Prendiamo atto con soddisfazione del rinnovato impegno dei Ministri degli Interni europei contro il terrorismo e ci auguriamo che finalmente si possa passare dalle parole ai fatti, stroncando le cellule islamiste e intervenendo sui luoghi dove queste si formano e si radicalizzano. Ma leggiamo con stupore che nelle ben 9 pagine di comunicato finale, una sola volta e addirittura a pagina 7, si cita la parola ‘islamista’ in riferimento alla morte del professor Paty. Pare che addirittura nelle versioni precedenti ci fossero più espliciti richiami alla matrice islamica del terrorismo che sono poi scomparsi nel testo finale. Perché? Chi ha spinto per cancellare quei riferimenti? Il ministro Lamorgese è stata tra coloro che ha perorato questa scelta?  

Si tratta di un fatto molto grave, che dimostra ancora una volta la paura dell’Europa di riconoscere il proprio nemico e di chiamarlo col proprio nome. Arriverà presto il tempo in cui non si morirà più di Covid, ma moriremo di paura e di sottomissione.”

È quanto dichiarano in una nota il Capodelegazione di Fratelli d’Italia-ECR al Parlamento Europeo, Carlo Fidanza, e il Coordinatore ECR in commissione Libertà civili, Nicola Procaccini.

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