SPIAGGE. FDI A COMMISSARIO UE BRETON: ILLEGITTTIME LE ASTE, E’ ESPROPRIO
BRUXELLES, 9 dicembre 2021 –
“La sentenza del Consiglio di Stato, a
seguito della quale, e già poche ore dopo la sua pubblicazione,
un portavoce della Commissione già si affrettava a chiederne una
attuazione anticipata da parte del governo italiano, prevedeva
irritualmente, illegittimamente e senza motivazione plausibile
che le concessioni su cui insistono tali imprese debbano essere
sottoposte ad evidenza pubblica dal 1 gennaio 2024; tutto ciò
significa, di fatto, espropriare tali imprese”. E’ questo il
contenuto di una lettera, inviata al Commissario europeo per il
Mercato Interno Thierry BRETON sulle concessioni delle imprese
balneari, dalla delegazione di Fratelli d’Italia- Ecr al
Parlamento europeo composta da Raffaele Fitto, Carlo Fidanza,
Sergio Berlato, Pietro Fiocchi, Raffaele Milazzo, Nicola
Procaccini, Vincenzo Sofo e Raffaele Stancanelli.
“Fuori da ogni polemica le chiediamo: quale piccola o media
impresa del settore, magari a conduzione familiare, magari dopo
aver contratto finanziamenti anche di recente facendo ‘legittimo
affidamento’ sull’estensione della durata delle concessioni al
2033 prevista dalla legge 145/2018, potrà contendere a colossi
multinazionali l’assegnazione della concessione su cui ha
investito per anni?- scrivono i firmatari- In una fase storica in
cui l’Ue sta varando strumenti eccezionali per la ripresa
post-Covid ci rendiamo conto dell’impatto sociale di tutto questo
su decine di migliaia di famiglie che non hanno altra colpa se
non quella di aver provato a fare impresa, spesso riuscendoci
molto bene, fidandosi dello Stato italiano e delle sue
leggi”.
“Siamo quindi a presentarle alcune
richieste- scrive al Commissario europeo per il Mercato Interno
Thierry BRETON la delegazione di Fratelli d’Italia- Ecr al
Parlamento europeo- sospensione immediata della procedura di
infrazione avviata con la lettera di messa in mora dello scorso
dicembre 2020, per consentire al legislatore italiano di valutare
al meglio come procedere dato l’attuale contesto; costituzione di
un tavolo di lavoro tecnico-giuridico tra i Servizi della
Commissione e un team di esperti indicati dalle associazioni di
categoria italiane, alla presenza di un rappresentante del
Governo italiano; valutazione comparativa delle legislazioni
nazionali in materia al fine di trovare adeguate soluzioni che
preservino il bene supremo costituito dalle imprese, senza
distorcere la concorrenza tra destinazioni turistiche.
Confidiamo- concludono gli eurodeputati di FdI- nella sua
sensibilità e nella sua attenzione per il settore turistico
affinché, finalmente, prevalga un atteggiamento dialogante e
volto alla soluzione definitiva del problema”.