UE: FIDANZA (FDI-ECR), ‘PRESENTATO RAPPORTO DELL’INTERGUPPO SU LIBERTA’ RELIGIOSA’

BRUXELLES, 22 marzo 2022

Si è tenuta oggi pomeriggio la
presentazione del report periodico pubblicato dall’intergruppo sulla
libertà religiosa del Parlamento europeo. Il report, che delinea lo
stato dell’arte della libertà religiosa nel mondo e tratta delle
azioni promosse dalle istituzioni europee in materia di tutela della
libertà religiosa, è stato redatto in collaborazione con le più
importanti Onlus, associazioni ed Ong del settore coinvolgendo tutti i
rappresentati delle diverse fedi, dalle associazioni cristiane, ai
Baha’i, musulmani ed ebrei.
Tra i relatori, oltre ai copresidenti dell’intergruppo Carlo FIDANZA
(FdI- Ecr) e Peter Van Dalen (Ppe), che hanno inaugurato i lavori,
sono intervenuti: Oksana Oleynikova, direttore della casa dei bambini
del Buon Pastore in Ucraina, che non ha mancato di aggiornare i
presenti sulla situazione attuale in Ucraina; Iannis Argyropoulos,
capo unità per gli affari regionali dell’Asia-Pacifico e dell’Asia
meridionale del Servizio europeo per l’azione esterna; Marcela
Szymanski, responsabile del dossier “Libertà religiosa nel mondo” per
la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre e Willy Fautre,
direttore di Diritti umani senza frontiere.
Il co-presidente Carlo FIDANZA ha ricordato che tra i perseguitati per
la propria fede, oltre 360 milioni di cristiani sperimentano un
livello alto di persecuzione e discriminazione a causa della loro
fede. ”Oggi gli occhi del mondo sono giustamente puntati sul martirio
di Mariupol”. Ha dichiarato FIDANZA durante il suo intervento. ”Con
questo rapporto vogliamo accendere i riflettori su un altro martirio
che si consuma quotidianamente nell’indifferenza generale e che
riguarda milioni di fedeli, soprattutto cristiani, perseguitati in
tutto il mondo per il loro credo. L’Europa, – ha concluso FIDANZA- che
forse per la prima volta sta capendo quanto sia importante avere una
politica estera, deve porre con forza il tema della libertà religiosa
in tutti i negoziati bilaterali con i Paesi in cui questa non è
garantita”.

Il report appena pubblicato dall’intergruppo seleziona
10 paesi che secondo le Ong che hanno partecipato al sondaggio, sono i
paesi dove la libertà religiosa va sempre più restringendosi. Tra
questi dieci ci sono la Cina dove è in corso la sinicizzazione forzata
a scapito di Uiguri, Falun gong, cristiani ed ovviamente i buddisti
tibetani; la Nigeria, dove il presidente Buhari ha operato per
favorire un’islamizzazione del paese e si verificano continue
persecuzioni da parte di gruppi jihadisti come Boko Haram e Iswap e
signori della guerra locali a scapito principalmente dei cristiani; il
Pakistan dove la maggioranza della popolazione di religione sunnita è
aggressiva nei confronti delle minoranze ed usa le leggi
anti-blasfemia come uno strumento per regolare gli affari privati
contro coloro che sono ‘scomodi’, ed infine Algeria, Myanmar, Eritrea,
Vietnman e Turchia dove Erdogan promuove politiche di islamizzazione
sunnita a scapito anche e soprattutto degli atei, dei cristiani e
degli ebrei.

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