
UE: FDI, AL VIA CON MELONI LA SCUOLA DI FORMAZIONE POLITICA SULL’EUROPA E I TERRITORI
Bari- 1 aprile 2022 –
E’ stato il presidente di Fratelli d’Italia
e del partito dei Conservatori e Riformisti europei, Giorgia Meloni, a
tenere a battesimo oggi pomeriggio a Bari la scuola di formazione
politica voluta da Raffaele Fitto e organizzata in collaborazione con
il gruppo ECR al Parlamento europeo. ”Questa scuola di formazione
politica è un’iniziativa estremamente importante”, ha dichiarato il
presidente Meloni a margine dell’iniziativa. “Credo che il fatto di
vedere 280 persone, soprattutto giovani, che scelgono di dedicare due
giorni al mese per tre mesi ad approfondire i grandi temi del loro
tempo dimostri quanto bisogno c’è di politica nel senso puro del
termine. E siccome – ha concluso Meloni – io credo nella politica come
massima dimensione dell’impegno civile, penso che queste iniziative
assolutamente debbano essere moltiplicate sul territorio, perché i
partiti seri sicuramente non possono che partire dalla formazione dei
propri amministratori e in generale delle persone che sono
interessate”.
Raffaele Fitto, copresidente del gruppo ECR a Bruxelles, introducendo
i lavori ha spiegato il senso di questa iniziativa: ”Lo scopo della
scuola è quello di offrire un percorso formativo, ispirato ai valori e
ai principi conservatori, ponendo l’attenzione sui temi nazionali e
internazionali più significativi al fine di creare una nuova classe
dirigente competente. Sarà l’occasione per riflettere sull’attuale
ruolo dell’Europa e sulle prospettive di cambiamento che, come la
pandemia e l’attuale crisi russo-ucraina hanno dimostrato, sono quanto
più necessarie”.
Una necessità di cambiamento ribadita anche dall’altro
copresidente del gruppo ECR, Ryszard Legutko e dal vicepresidente del
Parlamento Europeo Roberts Zile che sono stati i relatori della prima
lezione dedicata alla Conferenza sul futuro dell’Europa, oltre a
Giorgia Meloni e a Francesco Giubilei, presidente della fondazione
Tatarella. Il Co-Presidente Legutko ha infatti sottolineato che:
”Prima di discutere del futuro dell’Europa sarebbe stata utile una
riflessione su cioè che è oggi. Rischiamo di trovarci all’ennesimo
tentativo di perseguire un’agenda federalista e centralizzatrice,
imposta e non frutto di una vera discussione dal basso, con il fine di
creare un Super Stato Europeo”.
Sulla stessa linea il vicepresidente del Parlamento europeo, Roberts
Zile, il quale, pur ribadendo la necessità di migliorare la
cooperazione e la solidarietà a livello europeo, ritiene che alcune
competenze sono svolte meglio a livello di stati membri nel pieno
rispetto del principio di sussidiarietà e proporzionalità e nella
valorizzazione delle differenze d’identità che sono la vera ricchezza
del nostro continente.