
UE, PROCACCINI (FDI-ECR): “MOZIONE SFIDUCIA REGALO A NOSTRI AVVERSARI
STRASBURGO, 07 LUG –
“Parlo a nome dei due terzi dei colleghi dell’ECR che non hanno sottoscritto la mozione. Non perché non condividessero alcuni dei motivi di censura presenti nel testo. ma perché, come me, ritengono questa mozione un errore, un grande regalo ai nostri avversari politici, che arriva proprio nel momento di loro maggiore frustrazione. Quando grazie a delle maggioranze di centrodestra che non si erano mai viste prima, stiamo riuscendo a riportare un po’ di buon senso qui dentro. Ci sarà libertà di voto nell’ECR ma questa mozione è destinata a fallire senza neppure avvicinarsi alla soglia di voti necessaria per essere approvata”.
Lo ha dichiarato l’Europarlamentare di Fratelli d’Italia- ECR, Nicola Procaccini, co-presidente del gruppo dei Conservatori al Parlamento europeo, intervenendo a Strasburgo nel dibattito sulla mozione di sfiducia a Ursula von der Leyen.
“Forse la voterà il gruppo della Sinistra. Forse si aggiungeranno un po’ di comunisti francesi o tedeschi, gli “nientisti” del Movimento 5 stelle. Purtroppo sarà utile ai socialisti e ai verdi che ne approfitteranno per invocare il ritorno a quella maggioranza Ursula schiava della loro agenda che ha già causato gravi danni alle famiglie e alle imprese economiche europee.
Io voterò contro questa mozione, come conservatore europeo e come italiano. Perché non voglio tornare indietro: all’immigrazione selvaggia e all’ambientalismo come surrogato del comunismo. Perché diversi Commissari vengono oggi da governi europei sostenuti e partecipati dai partiti conservatori con onore e dedizione. Perché voglio difendere il lavoro del precedente presidente ECR, attuale vice presidente della Commissione Europea: l’Italiano Raffaele Fitto.
Rispetto le scelte di tutti. Ma c’è una domanda che mi esce dal cuore: come mai i firmatari di oggi, non presentarono mai una mozione di censura contro la scorsa Commissione Von Der Leyen? Quella che ha sostenuto le ONG immigrazioniste, che ha prodotto il Green Deal e il cosiddetto pfizergate. Che aveva come vice presidente il socialista Timmermans al posto del conservatore Fitto.
Ovviamente conosco la risposta, e non provo alcun risentimento.
Dopo che qualcuno avrà ottenuto il suo quarto d’ora di celebrità, dovremo ricominciare a batterci insieme, fianco a fianco: per cercare la verità sugli scandali politici che hanno influenzato il parlamento europeo, per difendere la libertà di parola, per proteggere i nostri popoli, e per molte altre buone ragioni. Non vogliamo smettere di vincere, costruendo maggioranze sui contenuti e non sui pregiudizi”, ha concluso Procaccini.